Tra gli strumenti terapeutici troviamo i fiati, ossia gli strumenti musicali che hanno a che fare con la nostra capacità e qualità nel veicolare ossigeno. I fiati, come ricorda spesso la loro forma, necessitano una posizione eretta, una postura sveglia. Attraverso la sperimentazione delle loro qualità, avviene un primo approccio con la melodia, con l'aspetto musicale maggiormente legato alla capacità di pensiero.

Tutti gli strumenti che presentano le corde, da pizzicare o da strofinare con l'archetto, trovano posizione nella zona mediana del nostro corpo. La lira, la chrotta, il salterio, e gli altri strumenti terapeutici di questa famiglia, risuonano vicino al cuore e al plesso solare. Il loro legame con i moti dell'anima è sottolineato, inoltre, dalla possibilità di sperimentare le armonie, sia che si ascolti, sia che si suoni individualmente o insieme ad altre persone.

Le percussioni terapeutiche abbracciano una grande varietà di strumenti: più melodici, ad esempio come gli xilofoni e i metallofoni; più ritmici, come alcuni tamburi a cornice o con concavità. Questi strumenti richiamano immediatamente al movimento, alla danza; così si intuisce la possibilità di sciogliere e muovere la volontà, nell'azione, nei sentimenti, nella capacità decisionale.

La voce è il più immediato e naturale tra gli strumenti musicali che si offrono all'essere umano e alla terapia, ed anche il più profondo. Il contatto con la propria voce agisce in profondità sull'auto percezione prima, e sull'autoconsapevolezza poi. Attraverso il canto, che ha una diversa origine e diversi effetti, rispetto alla parola, è possibile ricongiungersi con il principio del flusso sonoro e farne esperienza.